L’11 luglio 1931 fu acquistato il terreno per la costruzione della nuova chiesa in Piazzale Brescia. Molte furono le vicissitudini e grande fu lo spirito che animò i progettisti architetti Luigi e Felice Nava i quali subirono le influenze architettoniche dell’epoca e lo stile neoclassico dettato da Giovanni Muzio, docente di architettura e di composizione architettonica al Politecnico di Milano.
La spesa totale per la costruzione della chiesa, della
sacrestia e annessi, del campanile, della casa parrocchiale e della casa delle opere parrocchiali ammontava a lire 3.883.304,80. Soprassedendo in un primo tempo all’ultimazione delle parti in pietra della facciata e delle parti in marmo e delle decorazioni all’interno si riduce la spesa a circa 2 milioni di lire.
L’11 Aprile 1933 viene ufficialmente istituita la parrocchia dal Cardinale Ildefonso Schuster che pone le reliquie dei martiri all’interno della mensa dell’altare.
La situazione iniziale piuttosto difficile venne progressivamente migliorata nelle strutture e nelle attrezzature.
“Frattanto, ad aiutare il prevosto nei suoi molteplici impegni, era sorto una specie di comitato per la raccolta della lira mensile[…]. Così con l’aiuto di qualche anonimo benefattore e di tutti i buoni, andavano sviluppandosi le opere materiali della parrocchia.”
1937 sono completate le seguenti opere
Altare maggiore in marmo con gradinata e balaustra
Pavimento
Porte
Organo
Sacristia
Ingresso principale con cancellata di chiusura
Ingresso Via Osoppo
Battistero in marmo
Altari laterali in marmo
Impianto luce
Riscaldamento
La seconda guerra mondiale passò sul territorio della nostra parrocchia lasciando segni profondi. Le vicine fabbriche vennero colpite dai bombardamenti del 1942. Anche in questi difficili anni non cessò l’opera di carità e di assistenza da parte della parrocchia e dei sacerdoti.
Nel 1947 la famiglia Cabella Lattuada donò le belle vetrate a lato dell’altare maggiore sulla vita e morte dei martiri Protaso e Gervaso e nello stesso anno viene affrescato l’abside
Una sensibile ripresa dei attività oratoriane e associative nonché un grande impulso ai lavori in parrocchia, si ebbero con l’arrivo del nuovo parroco don Antonio Bossi esuberante e pieno di entusiasmo, abile alpinista e instancabile Servo di Dio. Nel 1958 viene completato il pavimento in marmo della chiesa e nel 1959 viene posata la prima pietra della Casa della Gioventù, progettato dall’architetto Angelo Dario Carozzi.
Tra il 1981 e il 1986 la chiesa si arricchisce di nuove vetrate e nell’anno 1982 nasceva il Centro Culturale San Protaso.
Nel 2002 riprendono i lavori di ampliamento delle strutture con la costruzione dei nuovi spogliatoi per la società sportiva.
Nel 2003 vi fu la posa della prima pietra del nuovo complesso con le nuove aule di catechismo e gli spazi che poi ospiteranno la scuola dell’infanzia.
Nel 2019 iniziano i lavori per la ristrutturazione delle croci poste sulla cupola e sul tetto della chiesa.